Mi vengono in mente i primi interventi per migliorare l'offerta culturale/turistica della nostra Città:
- Ripristino della Circummarpiccolo con annessa pista ciclabile (esisteva un progetto di costruzione di una pista ciclabile con partenza da zona Porta Napoli, vicino il Gambero); lungo questo percorso troveremmo il fiume Galeso, San Pietro e Andrea sul Mar Piccolo, il convento dei Battendieri, la Palude la Vela oasi WWF, Pineta Cimino (termine ideale di questa splendida ciclopasseggiata).
- Piste ciclabili: recupero della pista che conduceva a San Vito adottando maggiori misure di sicurezza; estendere il progetto di pista, attualmente previsto da viale Virgilio a Via Veneto su Viale Magna Grecia, almeno fino alla Concattedrale; in questo modo si potrebbe creare un'unica pista ciclabile interconnessa tra Lungomare, San Vito e Viale Magna Grecia;
- Fruibilità delle Isole Cheradi:
- SAN PAOLO: riadattare le struttura militari già presenti in Museo della Marina e stazione Biomarina; partenza dal piccolo molo delle navi addette al dolphin-watching, ricovero per le tartarughe marine caretta-caretta;
- SAN PIETRO: nell'impossibilità di usufruire dell'intera isola per via delle istallazioni della Marina, adattare le superfici utilizzabili ripristinando i già esistenti percorsi ciclo-pedonabili di differente lunghezza; mantenere intatta la bellezza dell'isola evitando qualunque tipo di costruzione turistica, escluso un centro di accoglienza delle imbarcazioni al molo turistico.
- Ripristino del Pontile Rota: per favorire le partenze della motonave Adria/Clodia per raggiungere le Isole Cheradi.
- Porticciolo turistico lungomare, vicino il Pontile Rota e sotto la Rotonda. Un numero contenuto di imbarcazioni per non stravolgere l'attuale sistemazione.
- Integrare lo splendido parco archeologico di Saturo nelle visite principali della Città; l'inestimabile sito archeologico di Satyrion, primo insediamento greco della zona, è tappa fondamentale per la conoscenza della Città;
- Museo della Marina a bordo del Vittorio Veneto: questa nave rappresenta una vera e propria miniera d'oro per la città, basti pensare all'enorme successo delle navi ancorate nel Tamigi (la Belfast) e a Southampton (la Victory) che ogni anno attirano migliaia e migliaia di visitatori paganti. Se è vero che i costi della rimozione dell'amianto sono tanti, è anche vero che che ottenendo il riconoscimento di Capitale della Cultura si sboccherebbero inevitabilmente fondi anche europei per la bonifica.
- Museo Archeologico Nazionale: apertura completa di tutti i piani per ampliare l'offerta turistica di un polo museale unico in Italia e senza pari in Puglia.
- Palazzo degli Uffici: ultimazione quanto prima dei lavori di restauro; le impalcature ferme da anni dell'edificio più importante del Borgo sono una ferita per l'intera città; creazione al suo interno della sede del movimento per Taranto 2019; creazione di un settore da riservare esclusivamente all'importantissimo convegno annuale degli Studi sulla Magna Grecia, che andrebbe sponsorizzato e supportato economicamente;
- Area No-Tax su Città Vecchia a Isola Porta Napoli per permettere a imprenditori e cittadini di poter aprire la propria attività commerciale; supporto ai cittadini che decidono di acquistare un immobile in zona contribuendo al risanamento ed alla ristrutturazione dell'edificio.
- Recupero della Casa Natale di Giovanni Paisiello, sommo musicista di origini tarantine; portare alla ribalta, quanto meno regionale, del Festival intitolato a suo nome. Salvataggio del Conservatorio Paisiello con sede in Città Vecchia.
- Sponsorizzare la Festa del Mare (con annessa sagra dei prodotti nostrani) e L'Isola che Vogliamo; sponsorizzare il Palio di Taranto;
- Recupero degli edifici storici, come Palazzo Carducci.
- Nuovo teatro a Taranto o quanto meno riapertura del Teatro Fusco; impensabile candidarsi a Città della Cultura senza avere a disposizione un teatro; prendere esempio dal nuovo teatro di Brindisi.
- Definitiva attuazione delle aree di scambio (parcheggio Cimino) e creazione di vie preferenziali e vie chiuse al traffico (a mio giudizio perfetto il piano Amat di riservare via Generale Messina al solo passaggio di bus e biciclette; vincere la naturale resistenza dei residenti e dei commercianti ai cambiamenti inevitabili in una città moderna).
Andrea Aurelio
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